mercoledì 11 luglio 2007

...un so' cosè, ma è bellissimo!

Ahò! Da un internet point arquanto marcio de Roma, con una paura cane che fuori intanto mi freghino la bici e l'aria condizionata che mi distrugge la schiena, vi racconto quello che è stato il mio passaggio dal campo di lavoro e solidarietà presso la Cooperativa Sociale Integrata Antica Torre", nel Parco dell'Appia Antica, che si impegna nell'inserimento lavorativo di persone disabili o che seguono dei percorsi alternativi alla pena carceraria gestendo un maneggio, avviando un'attività di produzione biologica e facendo lavori di giardinaggio e di pulizia.


Arrivo sabato sera (sollecitato da qualcuno), giusto in tempo per gustarmi una braciata organizzata per festeggiare la bimba di Irm, responsabile del campo insieme al fratello Sandro (anima della Cooperativa). Conosco subito i volontari: Veronika e Denisa dalla Slovacchia, un po' (solo un po'?!?) timidine e non completamente inserite nello spirito del campo. Roma attrae per tanti motivi... Lada e Petra dalla Repubblica Ceca, Ninke dall'Olanda che ha fatto conoscere il mitico gioco di carte, Il Presidente (meglio conosciuto come pass-pass-pass) che tiene svegli i volontari fino a tarda notte fra una bottiglia di birra e l'altra. Klaus (professore di economia alle superiori) e Udo dall'Austria, una delle persone più incredibili mai incontrate ai campi. Questo è il suo diciassettesimo campo (avete capito bene, 17!) di cui molti in Italia, fra Vicomero, S.Giorgio di Piano, Rieti e Finale Emilia per dire solo quelli di cui mi ricordo. Udo è di una simpatia travolgente, soprattutto quando parla italiano, pensate che ha vissuto per circa due mesi nel rione Sanità dei quartieri Spagnoli a Napoli senza problemi (un austriaco!!!), anzi! Ne conserva un ricordo bellissimo! Volontario come pochi, sempre pronto ad adattarsi in ogni situazione, sarà anche al campo di Libolla a fine Agosto e il prossimo anno vorrebbe andare in Sicilia. Poi gli italiani: Annalisa, milaneeese e un certo Kiko, che mi pare di aver già conosciuto da qualche parte... grande cuore e immensa generosità, diventato il cocco della Signora Irene e della Signora Elena, persone magnifiche e nonne eccezionali (ma andrebbe bene anche solo dire nonne!) che seguono e si affezionano ai volontari come fossero loro nipoti.

Domenica, 9 ore di giro per Roma: bellissimo! Ci siamo comportati da veri turisti della domenica (appunto!) ignoranti, senza guida o la minima conoscenza di quello che stavamo vedendo e visitando, la capitale ci è apparsa come un enorme paese dei balocchi, dove abbiamo ritrovato i posti tante volte letti sui giornali o visti alla televisione. Piazza di Spagna, la Fontana di Trevi e soprattutto il "nostro" giro politico: Montecitorio, a fare le interviste a mo' di Iene; salire al Quirinale a dare o chiedere le dimissioni; Palazzo Chigi, Palazzo Madama, Via dell'Umiltà (eppure questo nome non mi è nuovo, vedi foto con le corna, che non è un'offesa, ma è il segno di saluto dei giovani azzurri); la sede del Manifesto (vi giuro che ho provato a suonare) e poi, come dei novelli Ficarra e Picone alla ricerca del nostro "Gualter Gueltroni", la mitica Via delle Botteghe Oscure. Come dice l'amico del protagonista di Ovosodo: "We are communist, but democratic. You know PDS?"... Vabbè, ora non c'è nemmeno più quello. E lo sconvolgente accorgersi che Via Caetani (9 maggio 1978) è proprio lì davanti. Poi ritorno ai monumenti: Corso Traiano (ci siamo persi... forse siamo nel Monopoli, era fra le carte gialle, no?), il Colosseo, Via dei Fori Imperiali e la mitica frase di Kiko che esemplifica la giornata "Oh, Giaco! Un so' cos'è, ma è bellismo"... e ancora non abbiamo capito cos'era...

Lunedì mattina si riattacca a lavorare. Sabato c'era stata qualche tensione fra i volontari e i responsabili: non capivano il senso del lavoro, il senso del campo... forse erano poco motivati... Per un anno con la Sabi ci siamo sbattuti per organizzare le esperienze, mancando sicuramente in qualcosa. Le cose poi non sono mai perfette e le persone che partono, purtroppo, non sempre lo fanno per reali convinzioni, sia per il lavoro (ma sarebbe il minimo) sia (ed è la cosa più sbagliata) per l'esperienza che è sì importante per la singola persona, ma è soprattutto un'esperienza di gruppo. Vedere che le cose non vanno come vorresti, a volte, è scoraggiante. Comunque con Irma c'era già stato un chiarimento e la mia presenza proprio in questi giorni è stata, credo, importante. La prima settimana i ragazzi hanno lavorato proprio presso le strutture della Cooperativa e nel maneggio. Questa settimana invece i lavori si sposteranno nel Parco dell'Appia Antica (la prima strada del mondo e uno dei posti più belli di Roma!) per riadattare i percosi naturali, pulire le aree verdi, tinteggiare e ripulire alcune antiche strade romane.


La prossima tappa sarà l'associazione Casa S. Anna che gestisce varie strutture che offrono prima accoglienza a persone disagiate. Intanto però vediamo se la bicicletta è sempre qui fuori!

Un abbraccio a tutti,

alla prossima!




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