Arrivederci Roma...
A Casa S. Giovanni ho ripescato il mio polacco... infatti la maggior parte dei lavori sono affidati a Giuseppe (Josef, od Polska) che vive lì con la sua famiglia (moglie, tre figli e un nipote) ormai da 15 anni. In tutti questi anni sono stato il primo italiano che hanno sentito parlare la loro lingua! Erano esterefatti. Poi a dare una mano a Don Vittorio ci sono i ragazzi cresciuti in parrocchia con lui: Bruno, Dario, Luigi, Christian e Davide (detto 'er molazza). “Pischelli de borgata” si direbbe,
Ora mi aspetta il viaggio per Rieti: due giorni per andare a visitare il campo che organizziamo in collaborazione con la Cooperativa Consortium e la Comunità di Capodarco di Roma.
Le gambe iniziano a pesare e la strada sarà in salita. Ma il vento oggi sembra buono.
Un salutone a tutti, a chi commenta e anche a chi mi scrive via mail!
Alla prossima.
P.S.: Un augurio di cuore a Marco che oggi si laurea. Lui direbbe che non c'è niente da festeggiare, ma non è vero. Festeggiamo questi anni fantastici dove il nostro si è dato tanto, forse non nello studio, ma sicuramente per gli altri! Non ti ringrazierò mai abbastanza per avermi fatto scoprire il Paci e la sua gente. Daje Marchino (come si direbbe a Roma) che, chissà quando, l'ostello ci aspetta!