un sogno che riparte
Alla prossima
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viagorizia12_IBOItalia
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Uè!
Da un internet-cafè in stile indiano, con le scritte sul computer in cinese (meno male che mi ricordo i link a memoria!) vi scrivo per aggiornarvi sui miei spostamenti e le miei visite ai campi.
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viagorizia12_IBOItalia
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Arieccomi! Da un punto internet dove il livello di sudore è sopra ogni limite consentito, vi scrivo un po' di fretta per farvi vivere i due giorni che ho passato a Sala, 8 km da Rieti, che fino al 28 luglio ospiterà uno dei tanti Campi di Lavoro e Solidarietà di IBO Italia.
La strada per arrivarci non è delle più agevoli, in alcuni tratti 10% di pendenza, soprattutto se fatte con le borse dietro e con il caldo di questi giorni. Piano piano però anche le peggiori salite si possono domare, è una sfida con se stessi, quasi una filosofia di vita. Cambia l'ordine di grandezza, non più i kilomeri. Si va avanti di cento metri in cento metri. Mi supera la macchina di Matteo Amati, responsabile del campo, che mi incita a suon di clacson. I tornanti si susseguono, mi levo il casco perchè il caldo è insopportabile. Non ce la farei però a salire se il paesaggio intorno a me non fosse così bello. Proprio in questo sta la differenza della bicicletta: il poter osservare pian piano il territorio intorno che cambia, sentirne gli odori, scoprirne i profumi, apprezzarne i colori. La fatica (tanta) è sempre ripagata dallo spettacolo naturale che il cilclista può vedere dall'alto, con la serenità di chi sa di esserselo conquistato con il suo impegno. Comunque, fortunatamente, in mio soccorso arrivano anche i protettori più insperati (giuro che il cartello non l'ho ritoccato, ma un trucco c'è...). Poi la strada inizia a spianare e gli ultimi due kilometri sono in falso piano. Arrivo a Sala, 800 metri circa sul livello del mare. Non un paesino o un villaggio, ma praticamente un gruppo di poche case. Fino al dopoguerra qui intorno vivevano circa 60 famiglie, poi, anno dopo anno, le persone hanno iniziato a trasferirsi in città e così, da allora, tutto è finito in abbandono. Cinque anni fa la Cooperativa Sociale Integrata "Consortium", già impegnata a Roma in progetti di agricoltura biologica con inserimento di minori con problemi giudiziari e disabili, in collaborazione con la Comunità di Capodarco, decise di impegnarsi affinchè queste terre tornassero a rifiorire. Memore delle esperienze di occupazioni agricole degli anni '70 e con tanta voglia ancora di cambiare il mondo, Matteo Amati, l'anima del progetto, pensò di impegnarsi in questo insieme a volontari provenienti da varie parti d'Europa. E' così che nel mese di luglio le quattro case di Sala si trasformano in una babele di lingue e culture, accomunate dall'entusiasmo e dalla voglia di stare insieme.
Quest'anno il gruppo era meno numeroso rispetto a quello degli anni passati, ma non per questo meno attivo: Luca, studente all'Istituto Agrario di Roma; Matteo, trecce rasta ed erre moscia, pure lui romano; poi Martina dalla Baviera e un futuro ancora da decidere. Infine gli olandesi: Tomas, grande appassionato di ciclismo e smanioso di avere notizie sul Tour; Coby studentessa di Biologia e Wilma iscritta a Medicina a Rotterdam. Cuoca è Marisa che, con il marito Fabio, le figlie e il cane Jack, è una dei pochi abitanti del borgo. Il lunedì si inizia presto: sveglia alle 5:45, colazione 6:15, partenza per il lavoro alle 7:00! Qualcuno va al caseificio (costruito anche grazie al lavoro dei volontari degli scorsi anni) dove la cooperativa fa uno strepitoso formaggio di capra... e ovviamente anche latte e ricotta! Gli alt
ri al cantiere, fra cazzuole, secchi e carriole, dove si lavora al restauro di un vecchio casale da adibire ad alloggi per persone con disabilità. I ragazzi poi nei prossimi giorni avranno modo di osservare e imparare a fare il formaggio, ma anche il pane e la pizza. Nei pomeriggi sono previsti incontri sui diritti umani, multiculturalismo, teatro d'avanguardia, cinema, visita di Rieti e dei monasteri francescani. La sera, invece, film e concerti, inaugurati lunedì da tre eccezionali musicisti con musiche irlandesi che si sposano a meraviglia con il luogo selvaggio e il cielo stellato. Insomma, un campo di lavoro, ma non solo questo, molto di più! Ora, qualche tappa di trasferimento e poi mi aspetta il Piemonte, esattamente Cortemilia!
A presto!
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15:54
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viagorizia12_IBOItalia
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Roma-Montelibretti-Rieti
L'uscita da Roma, che pensavo ardua, si è dimostrata invece una tranquilla passeggiata. Ormai mi ero abituato a tutto quel traffico e, vi giuro, che inizio a preferire gli ingorghi della capitale con guidatori socevoli e rassegnati rispetto ai tipici giovanotti tamarri di provincia che sfrecciano come dei pazzi con l'autoradio a tutto volume (ma chi di noi non lo ha mai fatto?). Dicevo una tranquilla passeggiata, resa problematica però da due eventi naturali. Primo, la mia sbadataggine (più naturale di quello!) che mi ha fatto dimenticare il documento nell'internet point da dove avevo scritto martedì scorso e che mi ha costretto a rifare mezza Roma per recuperarlo (grazie alla gentilezza della commessa).
Secondo, il caldo allucinante. Meno male che la solidarietà ciclista viene in mio aiuto. Un professore di educazione fisica (il mestiere più bello del mondo!) incontrato a un semaforo, mi accompagna, fianco fianco con la sua bici per una mezzoretta (facendomi già sognare, con i suoi racconti, nuovi itinerari lungo il Danubio) e indicandomi la strada migliore per continuare.
A metà della Salaria, invece, mi aspettava Luigi (amico di Rosa, uno dei riferimenti per il campo di Rieti) precario della ricerca (allora esistono veramente, non solo sui giornali!) presso l'Istituto
Sperimentale di Zootecnia che grazie a lui ho visitato fra bufale, chianine, frisone e tori piemontesi. Grande lettore del Manifesto e neo abbonato di Altreconomia (allora non sono solo al mondo!), il personaggio nella foto a fianco rappresenta una cellula dormiente della sinistra extraparlamentare nascosta in quel di Montelibretti. Cosa starà progettando nessuno lo sa, e nemmeno io sono riuscito a scoprirlo, ma in compenso ho avuto modo di apprezzare la sua cucina e la sua grande ospitalità.
Il giorno dopo, sabato 14, si riparte. Di nuovo sulla Salaria. Grazie alle preziose indicazioni di un autoctono, mi evito qualche kilometro di salita. Quando poi richiedo indicazioni a un camperista mi sento rispondere: "Ciao Amore, si, vai bene dritto per Rieti..." (Kiko! Solo ora capisco veramente Via Traversagna!) . Il clado è terribile e mi obbliga a continue soste per bere e per buttarmi acqua sulla testa. La crema protezione 10 inizia a non bastare e inizio a cambiare pelle come i serpenti. A un certo punto una moto mi suona e mi saluta. Penso: "Meno male, un po' di sostegno!". Poi il tipo accosta, si ferma e si toglie il casco. Carramba! E' il professore di educazione fisica! Mi starà mica seguendo in incognito? Che io ovviamente non riconosco subito. Mi incita e mi spiega come sarà il prossimo pezzo di strada: discesa, poi salita dura (sigh!), ma poi tutta discesa fino a Rieti (e vai!). E infatti è proprio così. Arrivo a Rieti con 40 gradi all'ombra. Cerco il B&B Ponte Romano, niente indicazioni, niente insegne, niente campanello. Alla fine lo trovo: una signora mezza impaurita (vedendomi nelle condizioni in cui sono arrivato, chi non lo sarebbe!) mi apre e mi fa entrare praticamente in casa sua. Mi butto sul letto (di camera mia) e mi sveglio due ore dopo con ancora la roba da ciclista addosso. Scopro poi una vista dal balcone meravigliosa, il fiume Velino pulitissimo che uno non ci crederebbe che passa in mezzo ad una città, la festa del sole e la sfilata dei rioni. A cena una pizza in solitario e un po' (tanta) nostalgia. Il giorno dopo mi aspetta lo spauracchio dell'ascesa a Sala: 8 km di salita! Quindi a letto presto e abbondante colazione. Un nuovo campo di lavoro mi aspetta!
P.S.: Prima di finire però, un pensiero a chi è già partito (Clara e Manu), a chi sta partendo (Miguel e gli altri volontari), a chi partirà (Sonia, Leti e gli altri volontari), a chi si sbatte a costo di sacrificare ore di sonno, ferie e quant'altro, facendolo sempre con un'energia e un entusiamo unico (Ale), a chi direttamente sul posto manda avanti tutto con una forza, una volontà che solo pochi hanno (Elena e Giuseppe), a chi forse mi sono scordato. A tutti coloro insomma che animeranno e riempiranno di gioia insieme ai bambini le strade di Panciu (Vrancea, Romania) un abbraccio con tutto il cuore e una dedica speciale:
Ionel, Ionelule Nu mai bea baiatuleIonel, Ionelule fiindca te rad fetele...hei
"Che siete la promessa che un domani è possibile!"
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La prossima tappa sarà l'associazione Casa S. Anna che gestisce varie strutture che offrono prima accoglienza a persone disagiate. Intanto però vediamo se la bicicletta è sempre qui fuori!
Un abbraccio a tutti,
alla prossima!
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Isernia-Roma
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PER TUTTI I LETTORI:
Associazione DolceAcqua Onlus organizza
Venerdì 6 luglio 2007
Vivi la notte fino all'alba
Viaggio nelle costellazioni seguendo le tracce del laser. Concerti e spettacoli con la partecipazione di Freak Antoni, Guido Foddis e ospiti a sorpresa...
Via Mascherino, 33 - 40016
S. Giorgio di Piano (BO)
Tel./Fax 051 66.30.807
http://www.dolce-acqua.org/
L'IMPORTANTE E' PARTECIPARE
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A.A.A.: 23 persone cercasi per i nostri progetti di Servizio Civile Volontario 2007-2008
Sono 23 i progetti di Servizio Civile Volontario approvati quest'anno per IBO Italia, organizzazione non governativa di Ferrara che si occupa di cooperazione internazionale, adozioni a distanza, campi di lavoro e solidarietà, Servizio Volontario Europeo, Servizio Civile nazionale ed internazionale, formazione aziendale outdoor.
23 progetti che cercano 23 persone motivate, entusiaste, con un'alta predisposizione al lavoro di gruppo e soprattutto con grande spirito di adattamento. Sei persone verranno impiegate presso la sede nazionale dove si cercano figure specializzate nei seguenti campi: informatico/grafico, comunicazione, fund raising; campi di lavoro e solidarietà, progettazione, volontariato giovanile.
Per le sedi internazionali, site in Romania, Ecuador, Kenya e India, si cercano 17 persone da impiegare nei seguenti settori: animazione, logistica, progettazione, commercio equo solidale, sanitario (infermieri, medici, tecnici di laboratorio).
Per quanto riguarda la remunerazione, oltre al contributo standard di 433 Euro al mese, sia per la sede nazionale che per quella internazionale, vengono offerti vitto e alloggio. Per le sedi internazionali è prevista inoltre un'indennità giornaliera di 15 Euro al giorno.
I requisiti per l'accettazione delle domande sono: il possesso della cittadinanza italiana e un'età compresa fra i 18 e i 28 anni. Termine di presentazione delle domande: giovedì 12 luglio.
Per avere ulteriori informazioni si può consultare il la seguente pagina:
http://iboitalia.altervista.org/serviziocivile2007.htm
o telefonare allo 0532 243279 oppure scrivere a alessandro.mazzini@iboitalia.org
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09:33
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Abbiamo deciso di accompagnare Giacomo, partecipando alla scrittura di questo blog con brevi interventi, di tanto in tanto.
Questo è dedicato ai ringraziamenti.
Innanzitutto il primo grazie va a Francesco Santini, che ci ha linkati per primo sul suo Nonprofitblog e che ci ha fornito utili consigli su come far conoscere il nostro blog. Conseguentemente, ringraziamo gli amici ferraresi e molisani che ci hanno pubblicato sui loro siti, come Occhiaperti.net, Molisenews, Discovermolise, Altromolise e tutti gli altri che magari l'hanno fatto in cartaceo o in radio, ma dei quali non possiamo avere un riscontro per la lontananza geografica.
Grazie a tutti e appuntamento al prossimo post!
Ps: se volete dare un'occhiata a tutte le foto del viaggio, le potete trovare su flickr, indirizzo:
http://www.flickr.com/photos/iboitalia/map/
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11:09
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09:39
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Breve intervento dalla regia per aggiornarvi sugli spostamenti del nostro impavido pedalatore...
Come testimoniato da Manu in un commento all'ultimo post, Giacomo è arrivato in quel di Lecce e a quanto pare sano e salvo, se le si è presentato giusto giusto alle 8 del mattino per far colazione! Poi, trullo trullo, ha ripreso la bici alla volta della stazione, gettando scompiglio nella capitale meridionale del Barocco, sorpresa a veder qualcuno circolare in forma veicolare non inscatolata (cioè in macchina) e non truccata-smarmittante (cioè in moto). Sembra che al passaggio sfrecciante da Piazza Duomo qualcuno abbia esclamato: “E ccé bbete?” ovvero: “E che cos'è?”... Eh! Vaglielo a spiegare!
In questo momento dovrebbe appunto essere sui pedali, a coprire i 37 km di distanza fra Termoli e Guardalfiera, da dove domattina ripartirà per coprire i restanti 64 km che lo separano da Macchiagodena.
Vai Girardengo! Sei tutti noi!
Fine dell'invasione di campo.
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17:07
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Un'esperienza unica, di aiuto concreto, impegno collettivo, formazione personale, conoscenza, confronto, scoperta, amicizia e divertimento. Tutto questo è un Campo di Lavoro e Solidarietà con IBO.
Non una vacanza alternativa, ma un'alternativa alla vacanza, un'alternativa alle spiagge più in, alle file in autostrada, all'aperitivo in infradito e camicia sbottonata. Un'alternativa da non far diventare moda, da non vantarsene, ma da vivere e raccontare per emozionare ed emozionarsi.
IBO Italia è un'Organizzazione Non Governativa di volontariato, che opera dal 1957 nel settore della cooperazione in Italia, in Europa e nei paesi in via di sviluppo nella direzione della condivisione e della solidarietà umana e cristiana. E' stata costituita in associazione nel 1968, riconosciuta idonea dal M.A.E. ad operare per la selezione, formazione e invio di volontari nei paesi in via di sviluppo, federata a Volontari nel Mondo FOCSIV dal 1972.